Prin DEmocracy, sustainability and WEllbeing in Times of EmergencY (D. E. W. E. Y.). Reframing political concepts and institutions

All’inizio del nuovo millennio ci si aspettava un futuro prospero e pacifico. Nel 2015 l’Agenda 2030 dell’ONU era stata siglata per delineare la possibilità di uno sviluppo sostenibile, da raggiungere seguendo 17 punti.

Ciononostante, negli ultimi anni quell’orizzonte di aspettativa è collassato, a causa della convergenza di tre emergenze: quella ambientale, quella pandemica e quella bellica.

Queste tre drammatiche emergenze, connesse alla persistente estrazione e devastazione delle risorse naturali, al continuo aumento delle disuguaglianze nelle società neoliberiste e alle profonde trasformazioni dell’ordine geopolitico mondiale, hanno portato a crescenti squilibri interni ed esterni alle popolazioni.

In direzione contraria a queste tendenze, il progetto D. E. W. E. Y. affronta il mutevole rapporto fra la democrazia e il benessere alla luce della sovrapposizione fra quelle emergenze, connettendole, al contempo, alla crisi degli apparati amministrativi, all’aumento delle patologie sociali  e alla perdita di legittimità degli ordini politici vigenti.

La crescente distanza fra le istituzioni rappresentative e la società, l’intensificazione dei movimenti nazionalisti  delle ideologie populiste – che nascono dalla messa in discussione delle narrazioni, degli immaginari sociali e delle forme di vita, fino a poco fa dominanti – sfidano i presupposti stessi del sistema rappresentativo.

Nella prospettiva di raccogliere questa sfida, il progetto D. E. W. E. Y. intende ripensare la giustizia sociale e il welfare State  nel tempo presente segnato da quelle emergenze, guidato dall’intuizione che tale ripensamento necessiti un cambio di paradigma non solo socio-politico-economico, ma anche epistemico e cognitivo. La convinzione da cui muove la ricerca è infatti che il welfare state può garantire le libertà fondamentali degli individui e promuovere il benessere della società; producendo le condizioni per la protezione dalla povertà, dalla malattia, dalla disinformazione, dall’ignoranza, dalle violenze e per lo sviluppo delle capacità di agire individuali e collettive, rafforzando i legami sociali.

Assumendo la dimensione globale dell’attualità, il progetto D. E. W. E. Y. (svolto in italiano e in lingua inglese) mira a ridefinire e a rinnovare il welfare state a livello sovranazionale, rielaborando il modo in cui esso possa essere in grado di attivare processi di inclusione, dinnanzi le emergenze di oggi. Durante quest’ultime si è resa del tutto evidente l’importanza del ruolo svolto, in tale prospettiva, dalla società civile,  là dove l’associazionismo ivi sorto fra cittadini/e, e fra non-ancora-cittadini/e, ha prodotto nuove forme di partecipazione e deliberazione del tutto trasformative.

La realizzazione del progetto è affidata a quattro Unità, ciascuna delle quali si occupa di sviluppare differenti nuclei tematici in cui si articola la complessa proposta della ricerca.

L’Unità 1, l’Unità Centrale del progetto D. E. W. E. Y., ha sede all’università degli studi di Milano – Bicocca e declina la ricerca incentrandola sul problema della violenza di genere ai tempi della policrisi che attraversa il nostro presente. In particolare, intende analizzare il rapporto fra Stato e società civile nell’affrontare il problema della violenza di genere su scala nazionale e internazionale, concentrando l’attenzione sul ruolo svolto in tal senso dalle pratiche neo-mutualistiche.

L’Unità 2 ha sede presso l’università di Roma “La Sapienza” e mira a indagare le problematiche del progetto focalizzandosi sul problema della salute pubblica, analizzandone i nessi con il benessere pubblico, la giustizia sociale, la giustizia ambientale, e la democrazia, vista la sua stretta relazione con la  povertà, lo sfruttamento, la discriminazione razziale e di genere.

L’Unità 3 ha sede presso l’università di Cagliari e punta ad analizzare le tematiche del progetto concentrandosi sul problema del rispetto dei diritti umani, considerando in particolar modo il caso della dei migranti climatici, connettendo pertanto la crisi umanitaria a quella ambientale.

L’Unità 4 ha sede presso la Libera Università internazionale degli studi sociali “Guido Carli”- LUISS e ha come obiettivo quello di studiare i problemi del progetto prendendo in esame in particolar modo la trasformazione del nucleo familiare nelle società di oggi e i nuovi conflitti generazionali che lo attraversano.

 

Componenti delle Unità

 

Unità 1, università degli studi di Milano – Bicocca:

Marina Calloni (Principal Investigator del Prin e Responsabile Unità 1)

Walter Privitera

Giorgia Serughetti

Leonard Mazzone

 

Unità 2, università di Roma “La Sapienza”

Stefano Petrucciani (Responsabile Unità 2)

Alessandro Ferrara

Maria Chiara Giorgi

Eleonora Piromalli

Giorgio Fazio

 

Unità 3, università degli Studi Cagliari

Angela Taraborrelli (Responsabile Unità 3)

 

Unità 4, università LUISS

Valentina Gentile (Responsabile Unità 4)

Maria Rita Testa

Noemi Ciarniello

 

Assegniste/i

Fulvia Giachetti (università degli studi di Milano – Bicocca)

Samuel Boscarello (università di Roma “La Sapienza”)

André Murgia (università di Cagliari)

 

Altri/e assegnisti/e dottorandi/e coinvolti/e:

Daniela Belliti (Assegnista PNRR università degli studi di Milano -Bicocca)

Anna Gadda  (Dottoranda del dottorato nazionale in Gender Studies,  università degli studi di Milano – Bicocca)

Maria Savarese (Dottoranda LUISS)

 

 

 

 

 

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.