Filosofia, pensiero post-metafisico e sfera pubblica in cambiamento. Intervista a Jürgen Habermas
Marina Calloni, Michele Nicoletti, Stefano Petrucciani
Habermas è considerato uno dei più eminenti pensatori sistematici contemporanei e l’autore della teoria dell’agire comunicativo. A partire dagli anni Sessanta del Novecento fino ai giorni nostri, Habermas ha incessantemente pubblicato libri di filosofia e teoria sociale, riflettuto su diritto e democrazia, partecipato a dibattici pubblici su questioni di attualità. L’intervista mira dunque a ripercorrere i principali temi del suo pensiero, sottolineando il nesso inscindibile e perdurante che lega la riflessione filosofica alla politica e all’impegno pubblico. Nel corso dell’intervista emergono i principali sviluppi – assieme a cambiamenti e revisioni – del suo pensiero, come nel caso del ruolo della religione nelle società contemporanee, come indicato nella recente voluminosa opera “Anche una storia della filosofia”. Un altro tema fondamentale trattato nell’intervista è l’idea di sfera pubblica a partire dai suoi primi studi fino all’analisi dell’attuale mutamento di struttura dell’opinione pubblica, a causa dell’utilizzo strumentale dei nuovi social media nell’età digitale. Habermas sostiene dunque un’idea di filosofia come sapere post-metafisico e specialistico, fallibilistico e insieme interdisciplinare, che contribuisce alla discussione corrente con argomenti chiarificatori. L’attuale dibattito sulla pandemia da Covid 19, così come sulle urgenti sfide ambientali, diventa l’occasione per comprendere come la filosofia– quale sapere critico e autoriflessivo – possa difendere i principi discorsivi e normativi, costitutivi dello Stato democratico di diritto, seppur nella crisi della politica istituzionale e della formazione della volontà dei cittadini, con la nascita di populismi complottisti, ma anche con l’aumento esponenziale delle disuguaglianze sociali. Habermas ricorda infine il suo costante legame, fin dagli anni Sessanta, con il dibattito filosofico e politico italiano, oltre che con gli accademici.
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