Leonard Mazzone
Attività semestrale di ricerca (dicembre 2018-maggio 2019) sul tema “La Teoria Critica di fronte alle nuove guerre globali” nell’ambito del progetto “Trasformazioni della sovranità, forme della governamentalità e dispositivi di governance nell’era globale”.
Raccolta del materiale bibliografico utile a ricostruire le principali novità emerse all’interno del dibattito teorico dedicato al tema delle nuove guerre e stesura di un breve saggio intitolato “Ipocrisia politica e necrotecniche. La morte telecomandata nell’epoca dei droni militari”: il contributo si propone di definire, tematizzare e applicare il concetto di ipocrisia politica alle cosiddette nuove guerre e ai processi automazione armata che vi si accompagnano a partire da un confronto ravvicinato con la nozione di menzogna politica. L’analisi comparativa delle due categorie, delle relative differenze e dei potenziali euristici ha consentito inoltre di introdurre il concetto di “necrotecniche”, riferito a tutti i dispositivi di sopravvivenza fisica volti a preservare la vita di chi dà o minaccia la morte di altri esseri umani classificati come nemici da una certa distanza spazio-temporale. Il presente contributo è strutturato in quattro parti. Le prime due parti sono dedicate, rispettivamente, all’esposizione della nozione arendtiana di “menzogna politica” e a una comparazione analitica con la categoria di “ipocrisia politica”. A seguito del confronto ravvicinato fra queste due categorie, è stato possibile mostrare come, a differenza del concetto di menzogna, la nozione di ipocrisia politica consenta di diagnosticare e denunciare le contraddizioni generate da armi drammaturgiche e armi materiali anche a prescindere dalle intenzioni ingannevoli degli attori politici favorevoli alla costruzione o alla stabilità di nuovi teatri di guerra. La terza parte del contributo è dedicata all’esposizione delle principali “armi drammaturgiche” utilizzate storicamente per giustificare il prossimo o attuale utilizzo di armi materiali in guerra, alle loro costanti e varianti storiche. La quarta e ultima parte, invece, è dedicata all’applicazione del concetto di ipocrisia politica ai droni e all’analisi delle principali novità introdotte da queste nuove armi materiali, del loro impatto sugli obiettivi umani e sugli operatori, nonché sulle trasformazioni giuridiche e politiche che stanno investendo il concetto stesso di guerra.