Pandemocrazia. Conoscenza, potere e sfera pubblica nel dibattito italiano

Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale

Università degli Studi di Milano-Bicocca

Working Group

DEMOCRAZIA

 Il gruppo di lavoro Democrazia è parte delle attività dell’Institute for Advanced Study of Social Change (IASSC) - finanziato dal Dipartimento di Eccellenza di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano -Bicocca – che ha come fuoco lo studio del mutamento sociale, le trasformazioni dei corsi di vita e il cambiamento delle istituzioni pubbliche.

Titolo della ricerca

Pandemocrazia. Conoscenza, potere e sfera pubblica nel dibattito italiano

 Responsabile

Prof. Marina Calloni.

Membri

Prof. Marina Calloni, Prof. Andrea Cerroni, Prof. Patrizia Farina, Dr. Leonard Mazzone, Prof. Fulvia Mecatti, Prof. Fabio Quassoli, Prof. Tatjana Sekulić, Dr. Giorgia Serughetti.

Segreteria e comunicazioni

Dr. Luca Corchia

Oggetto

L‘emergenza pandemica da Covid-19 ha avuto un impatto drammatico sulla vita di milioni di persone a livello planetario. Non vi è infatti ormai alcun luogo dove poter trovare “salvezza”: il virus si è diffuso in ogni angolo del mondo. Ma i modi per affrontare tale evento catastrofico, tanto inaspettato, quanto sconosciuto, si sono diversificati fra Paesi a seconda delle scelte politiche decise dai singoli Stati, che abbiano sistemi politici sia democratici, sia illiberali. L’aspetto interessante da rilevare è che di fronte ad uno stesso pericolo globale, gli Stati abbiano dato risposte nazionali diverse in termini di comunicazione pubblica e di politiche sociali, nonostante le chiare linee guida emanate dalla Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il maggior elemento comune a livello globale rimane comunque il fatto che la presenza del Sars-CoV-2 - un’entità biologica inanimata che provoca morte - ha radicalmente cambiato in pochi mesi tanto la vita pubblica, quanto l’esistenza privata di milioni cittadini e di intere popolazioni.

L’intento del nostro lavoro interdisciplinare consiste pertanto nell’indagare lo specifico caso dell’Italia – prima nazione occidentale colpita dal Covid-19 ed esempio per interventi successivi -, alla luce del più ampio impatto che l’attuale pandemia ha avuto sui sistemi democratici liberali.

Negli ultimi decenni, tali sistemi sono stati infatti messi sotto accusa a causa dell’insufficiente rappresentanza politica nella crisi dei partiti tradizionali, per via del contrasto contro le classi dirigenti ai fini di nuove forme di leadership e anche per il dirompente dibattito sul rapporto fra popolo e sovranità popolare.

Tale crisi è anche dovuta alla trasformazione del precedente ordine mondiale, contrassegnato dall’affermazione della globalizzazione finanziaria, dall’incremento dei flussi migratori regolati e irregolari, dall’affermarsi di movimenti nazionalisti/ populisti. La pandemia si situa dunque nell’alveo di precedenti crisi economiche, politiche e sociali.

I recenti sviluppi dell’Unione Europea si situano proprio in questo nuovo scenario, nel tentativo di ridefinire la propria missione e identità sovranazionale. Infatti, la necessità di affrontare in modo condiviso l’emergenza da Covid-19 ha indotto l’Unione Europea – dopo una lunga crisi di legittimazione politica e non senza conflitti interni – sia a ridefinire le proprie politiche sociali e le modalità stesse di redistribuzione delle risorse comuni, sia a riattualizzare l’idea stessa di solidarietà, che è uno dei principi fondanti della Carta dei diritti fondamentali dell’UE, riconosciuta come vincolante nel Trattato di Lisbona.

Il nostro comune lavoro intende dunque analizzare - grazie a specifiche ricerche, dove i diversi saperi disciplinari diventano complementari –, alcuni aspetti che hanno caratterizzato il discorso e la comunicazione pubblica in Italia durante le diverse (3) fasi della pandemia, soprattutto nella ridefinizione del rapporto tra politica, scienza, etica/ deontologia, diritto e società civile nella trasformazione stessa del rapporto fra pubblico e privato.